QUANDO STAI MALE MEGLIO IL FAI-DA-TE O CONSULTARE PIU’ ESPERTI POSSIBILI?

Quando qualcosa non va – fisicamente, emotivamente o mentalmente – ognuno reagisce in modo diverso. Ci sono persone che cercano di fare tutto da sole, sperando che il tempo risolva il problema, e altre che, invece, si affidano a troppi professionisti contemporaneamente, finendo per sentirsi ancora più confuse, qualcuno per la fretta si affida persino ad operatori incompetenti.

Questi atteggiamenti, seppur opposti, hanno un aspetto in comune: non portano ad una vera soluzione. Vediamo perché e come trovare il giusto equilibrio nella scelta del professionista che può davvero aiutarti.

Chi fa tutto da solo: il rischio di rimandare all’infinito

🔹 Marco ha iniziato a sentire un costante mal di schiena. Ha pensato che fosse solo stress e ha ignorato il problema. Ha continuato a lavorare, facendo qualche esercizio su YouTube e prendendo antidolorifici ogni tanto. Col tempo, però, il dolore si è esteso alla cervicale e ha iniziato a influenzare anche il suo sonno. A quel punto ha capito che qualcosa non andava, ma ha comunque rimandato, dicendosi: “Passerà da solo”.

Molte persone affrontano i malesseri in questo modo: resistono, sopportano, sperano che passi da sé. Ma il corpo e la mente hanno un loro modo di avvisarci quando qualcosa non è in equilibrio. Ignorare questi segnali può peggiorare la situazione, portando a disturbi più profondi.

Perché a volte l’aiuto esterno è necessario?

Non possiamo vedere tutto da soli – Quando siamo immersi in un problema, la nostra visione è limitata. Un professionista esterno può aiutarci a individuare le cause profonde.

Evitare che il problema diventi cronico – Un piccolo disagio trascurato può trasformarsi in qualcosa di più serio e difficile da risolvere.

Risparmiare tempo ed energie – Tentare soluzioni “fai da te” senza un metodo può prolungare la sofferenza e portarci a un maggiore senso di frustrazione.

Chi si affida a troppi esperti: il rischio è di perdersi nella confusione

🔹 Anna, invece, ha un approccio opposto. Quando ha iniziato a sentire stanchezza e ansia, si è subito messa alla ricerca di aiuto. Ha prenotato un consulto con un nutrizionista, poi con un coach motivazionale, ha provato la meditazione e ha fatto tre sessioni con un terapeuta olistico. Il problema? Ognuno le ha dato metodi diversi e, non sapendo quale seguire, ha finito per non seguirne nessuno. Anna ha delegato al professionista il suo benessere e in questo modo è impossibile stare meglio.

Ci sono persone che, nel desiderio di risolvere il loro malessere, cercano troppe risposte contemporaneamente e soprattutto si aspettano che sia il professionista a fare tutt , senza avere una strategia chiara e senza volersi impegnare a fare qualcosa. Il risultato? Confusione, frustrazione e nessun miglioramento concreto.

Perché troppi percorsi insieme non aiutano?

Ogni metodo ha il suo tempo – Il cambiamento richiede tempo. Passare da un professionista all’altro senza costanza non permette di vedere risultati.

Troppe informazioni creano indecisione – Se si ricevono dieci metodi diversi, si finisce per non seguirne nessuno.

Un percorso mirato è più efficace – Scegliere il professionista giusto fin dall’inizio permette di avere una guida chiara e personalizzata.

Delegare la responsabilità del cambiamento al professionista impedisce il miglioramento stesso.

Trovare il giusto equilibrio

Per evitare di cadere in uno di questi due estremi, è importante seguire un metodo strutturato:

1. Fermarsi e ascoltarsi – Prima di cercare una soluzione, bisogna capire qual è il problema: è più fisico, emotivo o mentale?

2. Scegliere un approccio mirato – Se il malessere è energetico,  se il blocco è emotivo o mentale ci vogliono approcci diversi

3. Affidarsi a un percorso strutturato – Seguire un’unica direzione per un periodo di tempo sufficiente a vedere i risultati.

4. Farsi guidare nella scelta – A volte, il problema non è dove pensiamo. Un check-up completo, come la Scansione 6D, può essere il primo passo per individuare il professionista giusto e non perdere tempo e soldi in percorsi inutili.

Conclusione

Scegliere il professionista giusto non significa né fare tutto da soli né rivolgersi a dieci esperti diversi senza una strategia. Il vero segreto sta nel trovare la guida giusta, quella che considera il tuo stato complessivo e ti aiuta a individuare la causa reale del tuo malessere.

Ascoltarsi, affidarsi e scegliere con consapevolezza è il primo passo per stare davvero meglio.