TUMORI: PERCHE’ SERVE UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE

I meccanismi che causano la nascita e la crescita dei tumori sono ancora, sotto molti aspetti, poco conosciuti. Ce lo dimostra il fatto che, nonostante i miglioramenti degli ultimi anni, l’incidenza dei tumori e le curve di sopravvivenza non sono ancora soddisfacenti, tranne che in alcuni casi specifici, come in alcune malattie del sangue o nelle situazioni in cui la diagnosi è estremamente precoce.

Quello che oggi sappiamo con una certa chiarezza è che l’idea che una cellula “impazzisca” e semplicemente inizi a moltiplicarsi è una visione troppo riduttiva. I tumori, come quasi tutte le malattie, sono il risultato di uno squilibrio di tutto l’organismo: un sistema complesso che coinvolge il sistema immunitario, ormonale, nervoso e psichico.

Non serve chiamare in causa fenomeni strani o esoterici: questa è la vera natura del nostro corpo, una rete di interazioni continua tra questi quattro sistemi. Ogni sistema influenza gli altri, nel tentativo di rispondere agli stimoli esterni e interni. Questo modo di vedere l’organismo si chiama PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (PNEI) ed è un paradigma scientificamente riconosciuto.

Quando si parla di tumore, l’immunità ha sempre un ruolo centrale: non solo quando il sistema immunitario non riesce a controllare la crescita cellulare, ma anche quando, in modo assurdo, finisce per “aiutare” il tumore. Accade infatti che vengano prodotte molecole chiamate citochine, che silenziano le cellule che normalmente dovrebbero eliminare le cellule tumorali. È come se la “polizia” del corpo venisse corrotta.

Gli altri tre sistemi (mente, sistema nervoso, ormoni) entrano in gioco sia direttamente sia perché condizionano il sistema immunitario.

Ecco alcuni esempi, certamente non esaustivi:

  • lo stress cronico altera il sonno, destabilizza l’immunità e aumenta i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress), che a sua volta rende meno efficaci le difese immunitarie.
  • gli estrogeni possono stimolare direttamente la crescita di molti tumori.
  • l’alimentazione sbagliata aumenta l’infiammazione generale e fornisce “cibo” utile alla crescita tumorale.

Per questi motivi, un approccio multidisciplinare che non si limiti solo a farmaci, chirurgia o radioterapia sta diventando sempre più importante e promettente. Lavorare su:

  1. Alimentazione
  2. Esercizio fisico
  3. Equilibrio psichico
  4. Qualità del sonno

non è una moda new age, ma medicina integrata avanzata.

Orientare tutte le energie, anche quelle mentali, alla guarigione non è un pensiero ingenuo: significa riprogrammare il sistema immunitario. Andare a cercare e guarire le radici emotive antiche di un dolore psichico non è una perdita di tempo, ma una risorsa potente. Recuperare il concetto di “mens sana in corpore sano” vuol dire anche avere linfociti più forti e più capaci di difenderci, potenziando così anche l’efficacia delle terapie convenzionali.

Infine, ritrovare nuovi obiettivi personali, anche durante il percorso della malattia, può aiutare a vivere meglio e ad affrontare con più forza il difficile viaggio che il tumore impone.

Per approfondire in modo semplice ma scientifico consiglio il libro “Fondamenti di Psiconeuroendocrinoimmunologia” di Francesco Bottaccioli, un testo utilizzato anche in ambito universitario.

Dr. Lorenzo Rosa