Sei consapevole che percepisci il mondo attraverso gli occhi di tua madre?
Sai che, ancora prima della tua gestazione nel grembo materno, eri già connesso a tua madre? Durante tutta la gravidanza, oltre a nutrirti, lei ti ha trasmesso il suo vissuto emotivo: pensieri, emozioni, esperienze… Ti ha fatto conoscere il mondo attraverso il suo sguardo, con le sue paure, fragilità, credenze, illusioni e sogni.
Il tuo primo successo nella vita è stato insieme a lei. Entrambi vi siete messi in gioco per esistere: lei ha offerto il suo corpo, tu hai avuto il coraggio di nascere in una nuova realtà. Avete sfiorato la morte insieme (per esempio, in caso di emorragie o rischio di aborto).
Che sia stato un parto naturale o cesareo, in casa o in ospedale, prematuro o a termine… ricorda cosa ti ha trasmesso tua madre in quell’esperienza condivisa.
Si è sentita sola? Temeva di non riuscire a prendersi cura di te? La situazione economica era stabile oppure sei arrivato in un momento difficile? C’erano lutti irrisolti o momenti critici vicini alla tua nascita? Il latte materno era abbondante?
Questa è un’indicazione di come ti relazioni oggi con il cibo, la sicurezza, la bellezza del mondo.
E influisce anche su:
– le tue relazioni affettive e lavorative
– la capacità di creare, riposare, godere e condividere
Come riconoscere se hai un legame sano con tua madre?
Se nella tua vita tutto scorre in equilibrio, con armonia, raggiungi gli obiettivi in modo sicuro, libero e solido.
Se invece c’è distanza emotiva (rabbia, rancore, odio), eccessivo attaccamento o dipendenza… Se soffri di malattie, allergie, disturbi alimentari (bulimia, intolleranze), ansia, insonnia, depressione, problemi di pelle, obesità, dipendenze (dolci, droghe, alcol, sigarette)… potrebbero essere segnali di un conflitto ancora irrisolto con l’archetipo della madre.
Il miracolo della tua nascita o la tua insicurezza oggi sono legati a sensazioni vissute durante la gestazione, il parto, i primi anni di vita e le ferite emotive che ancora oggi vivono nel tuo inconscio. Sono memorie infantili che chiedono solo di essere viste, comprese, amate e guarite dall’adulto che sei diventato.
Liberati…
– dall’attaccamento freddo della madre assente, esigente, non disponibile, che si trascurava o maltrattava
– dalla madre invadente, controllante, che toglieva spazio e libertà, causando ansia, asma o mancanza d’identità
– dalla madre che c’era solo a tratti, che metteva altre priorità davanti alla maternità, portando dentro sé una bambina ferita ancora da accogliere
Coltiva la tua madre interiore. Ogni legame madre-figlio è unico.
Che tu la ami o no, il legame esisterà sempre.
Se decidi di guarire la relazione con lei, fallo con umiltà: accettando la tua missione nel tuo clan, nel tuo lineaggio femminile, nella tua polarità energetica yin.
È la parte di te che accoglie, comprende, perdona e ti mostra la tua vera direzione nella vita. Quando accetti che tua madre è perfetta per te, proprio con le sue imperfezioni, risplendi. Tu hai scelto lei per questo viaggio di vita, e lei ha accettato, con tutte le sue conseguenze. È stato un accordo reciproco.
Perdonati per quando avresti voluto cambiarla, rinnegarla, rifiutarla. Hai espresso il bisogno che fosse la madre che era… E lei si è adattata, nel modo che ha potuto, senza mai smettere di essere tua madre, con i suoi limiti e le sue qualità. In qualunque modo ti abbia cresciuto, era ciò che la tua anima necessitava per arrivare a oggi… e guarire. Quando guarisci il legame con tua madre, lo fai per te e per tutte le generazioni future.
Tutto il tuo clan ne beneficia.
Rafforza il tuo corpo con vitalità, entusiasmo, gratitudine, abbondanza, salute e armonia tra il dare e il ricevere.
🙏 Dì SÌ alla vita.
Isabel Martinez