ESSERE DONNA

Essere donna significa molte cose e non sarò di certo io a esaurire l’argomento. Però in quanto donna e in quanto terapeuta che ha aiutato molte donne, so e ho sentito dentro di me con certezza che è fondamentale vivere in sintonia con il proprio ritmo interiore profondo, che si esprime attraverso il corpo e la mente.

Ogni mese ripetiamo dei cicli, qualunque età abbia una donna; ogni stagione e ogni anno qualcosa si ripete ed evolve come una spirale che man mano si allarga e va verso l’alto. Questa ciclicità, che si manifesta ad un certo punto nella vita di una donna attraverso il ciclo mestruale (in realtà si tratta di tutto il ciclo e non solo della manifestazione del sangue), è un invito costante all’ascolto di sé, della propria natura e dei propri bisogni. La società ci insegna spesso a ignorare questi segnali, a nasconderli inducendo vergogna ma è proprio nella consapevolezza del corpo e delle sue trasformazioni che risiede il potere più autentico di ogni donna.

Conoscere, comprendere e rispettare i propri cicli non è solo una questione di salute fisica, ma anche di salute mentale, emotiva ed energetica. Ogni fase del ciclo ha caratteristiche uniche che influenzano il nostro stato d’animo, la nostra energia e il nostro modo di relazionarci con il mondo. Durante la fase follicolare, ad esempio, le energie si risvegliano, cresce il desiderio di esplorare, creare, fare. La fase ovulatoria, invece, è il culmine di questa energia creativa, non solo in senso fisico, ma anche spirituale: è un momento di apertura, di connessione con gli altri, di fertilità che non riguarda solo la procreazione, ma anche la nascita di progetti, idee e sogni. Poi arriva la fase luteale, un tempo per raccogliere le forze, per fare introspezione e prepararsi al ciclo successivo. È in questa fase che molte donne sentono il bisogno di rallentare, di prendersi cura di sé in modo più profondo. Infine, con l’arrivo delle mestruazioni, il corpo chiede riposo, rigenerazione e pulizia, un’opportunità per lasciare andare ciò che non serve più e fare spazio al nuovo. Ma siccome non sono un’esperta specifica di questo campo lascerei la parola a una bellissima figura che è nata in questi tempi definita come educatrice mestruale.

Essere in ascolto di queste fasi significa vivere in sintonia con la propria ciclicità e con i ritmi naturali della vita.

Inoltre le stagioni dell’anno offrono una meravigliosa metafora: la primavera con la sua energia crescente, l’estate con la sua esplosione di vitalità, l’autunno con la sua introspezione e l’inverno con il suo richiamo al riposo e alla rigenerazione. Allo stesso modo, ogni anno della nostra vita ci porta nuovi insegnamenti, nuove consapevolezze, e ci chiede di adattarci e crescere.

Ad un certo punto della vita di una donna scompaiono anche le mestruazioni e così la nostra possibilità di procreare ma non scompare la ciclicità nè la possibilità di creare.

Conoscere e accogliere la propria ciclicità porta anche a una maggiore connessione con la natura e con il mondo che ci circonda. Una donna che vive in armonia con il proprio corpo e i suoi ritmi è in grado di creare, nutrire e sostenere non solo la vita fisica, ma anche progetti, relazioni e comunità. Diventa madre in senso più ampio, capace di dare vita non solo a creature, ma anche a visioni e a sogni che trasformano la realtà.

In questa consapevolezza si trova un grande potere: la capacità di essere profondamente radicata nella propria femminilità, di riconoscere i propri bisogni e di rispondere a essi con amore e rispetto. È un cammino di ascolto e di connessione che ci invita a vivere con maggiore autenticità e consapevolezza, a essere madri non solo di figli, ma anche delle nostre creazioni più profonde.

E gli uomini? Si anche loro vivono la propria ciclicità e armonia ma non spetta a me raccontarlo…
Buon ascolto

dr.ssa Lina Pietroboni